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Bonus mobili ed elettrodomestici

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Indice

Bonus mobili ed elettrodomestici

Premessa

La detrazione fiscale per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici (c.d. bonus mobili ed elettrodomestici) è un’agevolazione fiscale introdotta molti anni fa e, nel corso degli anni è stata prorogata.

A chi spetta

Il bonus mobili ed elettrodomestici spetta a tutti i Contribuenti che intendono arredare l’immobile sul quale sono stati realizzati interventi di ristrutturazione.

L’agevolazione è stata prorogata con la Legge Finanziaria 2019 che ha previsto una detrazione pari al 50% per l’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A (A+ per i forni).

Quando si può usufruire dell’agevolazione

Per usufruire dell’agevolazione, come detto poc’anzi, è obbligatorio effettuare una ristrutturazione edilizia su immobili residenziali o parti comuni di edifici residenziali.

Se la ristrutturazione è relativa all’immobile, allora si deve obbligatoriamente effettuare una manutenzione straordinaria; invece, se riguarda parti comuni di edifici residenziali, la manutenzione può essere ordinaria. 

La differenza principale tra manutenzione straordinaria ed ordinaria si ha in quanto, con la prima, il Contribuente è obbligato a presentare la C.I.L.A. (Comunicazione di inizio lavori asseverata).

Bisogna fare molta attenzione alla data di acquisto dei beni rispetto alla ristrutturazione. Infatti, per poter usufruire dell’agevolazione, la data di inizio lavori deve precedere la data di acquisto dei mobili o grandi elettrodomestici. In caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, la data di inizio lavori può essere dimostrata attraverso la presentazione di abilitazioni o comunicazioni al Comune o, ancora, se obbligatoria, attraverso la comunicazione alla ASL di competenza. Se, tuttavia, non è obbligatoria alcuna comunicazione, in tal caso la data può essere provata con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Esempi di manutenzione ordinaria e straordinaria 

Di seguito si indicano alcuni esempi di manutenzione ordinaria o straordinaria che permettono di usufruire dell’agevolazione fiscale del bonus mobili e grandi elettrodomestici.

  • Manutenzione straordinaria:
    • installazione di ascensori e scale di sicurezza;
    • realizzazione dei servizi igienici;
    • sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso;
    • rifacimento di scale e rampe;
    • realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate
    • costruzione di scale interne;
    • sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare.
  • Ristrutturazione edilizia:
    • modifica della facciata;
    • realizzazione di una mansarda o di un balcone;
    • trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda;
    • apertura di nuove porte e finestre;
    • costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.
  • Manutenzione ordinaria su parti comuni di edifici residenziali:
    • tinteggiatura pareti e soffitti;
    • sostituzione di pavimenti;
    • sostituzione di infissi esterni;
    • rifacimento di intonaci;
    • sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni;
    • riparazione o sostituzione di cancelli o portoni;
    • riparazione delle grondaie;
    • riparazione delle mura di cinta.
       

Quanto è possibile detrarre

I Contribuenti che usufruiscono di questa agevolazione possono detrarsi nella propria Dichiarazione dei Redditi il 50% del valore dei beni acquistati (al lordo dell’Iva) su un importo massimo di € 10.000,00 per ogni singola unità immobiliare oggetto di ristrutturazione. La detrazione spetta in dieci anni ed in quote costanti.

Come fare per usufruire della detrazione

Per por legittimare la detrazione fiscale, il Contribuente che intende avvalersi dell’agevolazione, deve conservare copia dei seguenti documenti:

  • fattura, che deve recare la natura, le quantità e la descrizione dei beni acquistati. In caso di manutenzione straordinaria, la fattura deve essere intestata al proprietario dell’immobile;
  • ricevuta di bonifico o di avvenuta transazione (se il pagamento è avvenuto con carta di credito/debito).

A differenza delle altre detrazioni in cui era vietato al Contribuente il pagamento con strumenti diversi dal bonifico bancario, per usufruire dell’agevolazione fiscale in questione, invece, il Legislatore ha previsto che il Contribuente possa pagare o con bonifico bancario, oppure, con mezzi di pagamento elettronici tracciabili (carta di credito/debito). In ogni caso non è ammesso il pagamento con assegno o altri mezzi di pagamento.

Capita spesso che i Contribuenti effettuano acquisti pagando a rate ed aderendo ad un finanziamento. In tal caso, con la Circolare n. 7/2017 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che è ammessa la detrazione a condizione il finanziatore paghi il bene con le stesse modalità poc’anzi indicate e che il Contribuente detenga una ricevuta del pagamento.

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